GTA V su PC sono duplici. Da un lato c’è la quasi sicurezza che, dopo quasi due anni dall’uscita del gioco su PlayStation 3 e Xbox 360, dopo i sei mesi trascorsi dalla versione PS4/Xbox One e dopo l’ulteriore slittamento di questo port a metà aprile, Rockstar North non possa che aver fatto un lavoro certosino nel portare su PC un titolo splendido, immenso, unico e tecnicamente solidissimo. Dall’altro però il ricordo di GTA IV su PC brucia ancora e un minimo timore che anche questo ultimo capitolo della serie in ordine di tempo potesse non uscire bene c’era comunque. Poi è bastato scaricare da Steam il corposissimo codice review (oltre 60 GB), aspettare il download della patch del day one ed eccomi davanti a un titolo per PC ottimizzato come meglio non ci si poteva aspettare.

GTA V su PC è un vero gioiello da qualsiasi parte lo si guardi. È scalabile, va alla grande anche con processori dual-core e GPU di qualche anno fa, supporta il 4K (purtroppo ancora inavvicinabile per il mio PC), gestisce alla grande la VRAM, non ha bug clamorosi come quelli di Watch Dogs o di Assassin’s Creed Unity, non si pianta mai a patto di non esagerare con l’overclock di CPU o GPU (sono a 17 ore di gioco) e ha un sacco di impostazioni grafiche. Si può sempre dire che un simile sbarco su PC era da aspettarselo, ma negli ultimi tempi è meglio non dare nulla per scontato.

Gli amanti delle opzioni grafiche avranno di che gioire.


Per la prova ho utilizzato la stessa configurazione hardware adottata per Assassin’s Creed Rogue e Battlefield Hardline, ovvero un processore Intel Core i7 930 spinto a 4 GHz, una GeForce GTX 770, 6 GB di RAM e due Hard Disk Samsung a 7200 rpm da 1 TB ciascuno configurati in RAID 0, il tutto in ambiente Windows 7 a 64 bit e con gli ultimi driver Nvidia (i 350.12), rilasciati pochi giorni fa proprio per l’uscita di GTA V su PC. In modalità DirectX 11 con risoluzione di 1920x1200 pixel, MSAA 4x (l’FXAA è risultato davvero troppo scialbo come filtro antialiasing), TXAA e filtro anisotropico 16x, difficilmente sono andato sotto i 50 fps, con solo qualche calo attorno ai 40-42 fps in una zona montuosa fuori città, dove la fitta vegetazione ha evidentemente appesantito il tutto.

Per il resto ho tenuto tutte le altre opzioni su Molto Alto a parte la qualità delle texture su Alto per evitare un eccessivo carico sulla VRAM della GeForce (ne ha solo 2 GB). Ombre, riflessi, acqua, particelle, erba, occlusione ambientale e post-processing, mentre per impattare sempre il minimo possibile sulla VRAM ho preferito abbassare a metà lo slide della varietà della popolazione, tenendo però al massimo quello della distanza di visione.

Los Santos di notte è ancora più affascinante.


Così, anche se l’indicatore del gioco mi segnava un utilizzo della VRAM attorno ai 2.6 GB, l’esperienza di gioco è stata godibilissima; certo, qualche rarissimo tentennamento qua e là, ma nulla di assolutamente significativo e solo esagerando (MSAA 8X, ombre in alta risoluzione) il tutto è diventato pressoché ingiocabile. Con questa impostazione, o facendo anche altri incroci con le opzioni grafiche per raggiungere i 60 fps (la qualità dell’erba ad esempio impatta non poco sulle prestazioni), non si può che rimanere soddisfatti di come Rockstar North ha portato questo capolavoro su PC.

Anche perché il risultato in termini grafici è davvero splendido. Lasciando perdere l’intro (forse il momento graficamente peggiore del gioco), ci si perde davvero a osservare i dettagli di Los Santos e dei suoi dintorni, le cromature delle auto, le animazioni di due sconosciuti che fanno jogging sulla spiaggia, i tramonti, i vetri di un finestrino che vanno in frantumi, i riflessi, i lens-flare, il dettaglio delle persone. Poi ci sono anche le sbavature (compenetrazioni, PNG sollevati da terra, espressioni dei volti non sempre impeccabili, cruscotti delle auto poco curati quando si è in soggettiva), ma in un gioco di una simile vastità non ci si fa quasi caso e comunque non dimentichiamoci che il RAGE è un motore grafico con qualche annetto alle spalle.

Per conoscere tutto il resto vi rimando alle nostre precedenti recensioni ( old-gen, current-gen e GTA Online). Sinceramente, dopo aver passato una cinquantina di ore con il gioco su Xbox 360, in questa seconda run mi sono dato al free roaming selvaggio senza quasi risolvere alcuna missione. Girare, vagare, sparare, nuotare, fare a pugni per strada, appiccare incendio, vedere quanto più possibile e ammirare finalmente Los Santos in tutto il suo splendore. Mi sono quasi convinto a farmi una GTX 970 e a cambiare processore per godermi ancora di più il gioco e mi sa tanto che questa volta l’upgrade hardware ci scappa (anche perché c’è un certo The Witcher 3 dietro l’angolo).

L’ultimo aspetto su cui voglio soffermarmi è l’Editor Rockstar per la modalità storia e per GTA Online, esclusiva e novità assoluta di questo port. Torneremo sull’argomento con uno speciale più corposo in cui analizzeremo anche il Director Mode. Per ora mi è sembrata un’aggiunta carina anche se un po’ macchinosa e con qualche lungaggine di troppo nell’aprire le clip registrare all’interno dell’editor.

Devo ancora capire se mi convenga grabbare un filmato di gioco con Fraps ed editarlo con Premiere Elements o PowerDirector, oppure se ricorrere a questo strumento di Rockstar. Che certamente offre molte meno opzioni, ma che permette di registrare una clip anche dopo aver compiuto un’azione che vogliamo salvare e ha un po’ tutto quello che serve per abbellire e montare spezzoni di gioco tra inquadrature differenti, filtri, slow motion, accelerazione e gestione libera della telecamera.

Un’altra comodità è l’upload diretto su YouTube o su Rockstar Games Social Club, ma in ogni caso non pensiate di gestire il tutto nei primi 5 minuti. Ci vuole un po’ di pazienza e di esperienza per gestire la timeline come si deve e, come ogni editor videoludico passato e presente, può interessare o meno. Alcuni non lo sfioreranno nemmeno con un dito, ma il fatto che ci sia è comunque positivo. Come è positivo che Rockstar non abbia ripetuto gli stessi errori di GTA IV e che si presenti al day one con un port già perfettamente riuscito, fluido e ottimizzato alla grande.

Pro

  • Gioco fluido e ottimizzato alla grande
  • È GTA V... non vi basta?

Contro

  • Qualche sbavatura grafica
  • L’editor video è un po’ macchinoso

Verdetto

Grand Theft Auto V su PC è sempre il solito, splendido e unico GTA V (e ormai chi è che non l’ha ancora giocato?), con in più esclusivi strumenti creativi per realizzare e montare video e soprattutto con un port grafico riuscito davvero alla grande. I brutti ricordi di GTA IV sono ormai lontani e vedere Los Santos con questa qualità grafica e questa ottimizzazione fa bene agli occhi e al cuore. Se come me avete giocato a GTA V solo su console old-gen e avete un PC quantomeno dignitoso, passate pure a questa versione e non ve ne pentirete.

In questo articolo

Grand Theft Auto V

Rockstar North | 17 Settembre 2013
  • Piattaforma
  • PC
  • PS4
  • XboxOne
  • PS3
  • PS5

Grand Theft Auto V recensito su PC

10
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Trouble taps on your window again with this next chapter in the Grand Theft Auto universe, set in the city of Los Santos.
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